Julien Benda (1867-1956) è stato un filosofo e scrittore francese. È conosciuto principalmente per il suo saggio "La trahison des clercs" (tradotto in italiano come "Il tradimento dei chierici"), pubblicato nel 1927.
In questo libro, Benda critica l'intellettualità del suo tempo per aver abbandonato la sua vocazione di difendere valori universali e spirituali a favore di interessi particolari e di potere. Egli accusa gli intellettuali di essersi compromessi con le ideologie politiche dell'epoca, come il nazionalismo e il materialismo, perdendo così il loro ruolo di custodi dell'etica e della giustizia.
Secondo Benda, il tradimento dei chierici rappresenta una minaccia per la società e per la civiltà stessa, poiché i principi morali universali e l'umanità vengono sopraffatti da ideologie egoiste e nazionalistiche. Egli sostiene che gli intellettuali dovrebbero rimanere al di sopra delle divisioni politiche e difendere la verità, anche se impopolare o contraria agli interessi di potere.
Nonostante "La trahison des clercs" sia stato scritto quasi un secolo fa, molte delle sue argomentazioni sono ancora rilevanti e attuali. L'opera di Benda ha influenzato molti altri filosofi e scrittori successivi, ed è ancora discussa e oggetto di studio in ambito accademico e filosofico.
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